La Giuria dichiara

«Un raggio di speranza per una valle appartata nelle Alpi bergamasche. Un fienile ristrutturato ad uso turistico, una nuova stalla e un caseificio per l’agricoltura di montagna di oggi. All’interno di un contesto bellissimo, il nuovo si innesta sapientemente sul preesistente. A breve saranno allestite anche camere per i visitatori del Parco delle Orobie bergamasche.»

Che cosa rende speciale questo progetto?

Vengono qui presentati alcuni interventi nel quadro del più ampio progetto di creazione di una nuova azienda agricola in una contrada risalente al XVI secolo, nelle Orobie Bergamasche. I committenti sono tre giovani allevatori provenienti da contesti cittadini che hanno deciso di impostare la propria vita lavorativa e familiare attorno al progetto. Iniziatore è Giacomo Perletti, vincitore nel 2010 di un bando comunale per la presa in gestione di Contrada Bricconi, allora in stato di abbandono. Il progetto architettonico, sviluppato da tre giovani architette (LabF3) che uniscono attività professionale alla ricerca universitaria, prevede ad oggi una stalla, un caseificio, il restauro di un antico fienile diventato centro conferenze e il restauro al rustico di un secondo volume, futuro agriturismo. Il progetto è esito di una duplice tensione: da un lato, la necessità di rispondere alle esigenze funzionali, tecnologiche e di economicità proprie a una nascente attività produttiva e ricettiva in contesto montano, dall’altro, la volontà di realizzare un intervento contemporaneo capace di far emergere i caratteri identificativi del paesaggio e dell’architettura locale. Questa sfida assunta coscientemente dai progettisti e dai committenti fa del ripristino di un’attività agricola occasione per una rigenerazione di un antico borgo montano, capace anche di attivare sinergie con la comunità e gli enti locali.