La Giuria dichiara

«Un’opera davvero poetica questo piccolo lavoro di costruzione, ma realizzato con maestria. Una famiglia voleva ricostruire una cappella che aveva dovuto far posto a una strada. Detto fatto: chi fa da sé fa per tre, con il loro legno e le loro capacità. Le pareti, il pavimento e il tetto fortemente inclinato sono realizzati con la tradizionale tecnica a travi sovrapposte di sezione dodici per dodici centimetri. La luce filtra attraverso i frontoni triangolari a lamelle e conferisce un’atmosfera suggestiva allo spazio interno. Le emissioni di CO² risultano pressoché nulle, perché anche d’inverno si può sostare al suo interno senza riscaldamento.»

Che cosa rende speciale questo progetto?

Una pianta semplice, linee chiare e armoniose, un gioco con la luce e il paesaggio: la forma minimale della cappella di montagna di Kendlbruck invita a soffermarsi. Nell’unico locale interno non c’è nulla che distragga, si possono tuttavia apprezzare le travi in legno a vista abilmente sovrapposte con la tipica tecnica Blockbau. Anche dall’esterno il fabbricato tende a dissimularsi: solo la posizione su un rilievo e il tetto ripido indicano che si tratta di un luogo spirituale. La piccola cappella è stata realizzata in autocostruzione. Entwickelt wurde die kleine Kapelle in Selbstbauweise. accuratamente selezionato in loco e i lavori sono stati eseguiti da componenti della famiglia della vicina fattoria. In questo contesto, l’architettura è intesa non solo come prodotto, ma come un processo di produzione a partire da materiali locali in interazione con le persone coinvolte, le loro capacità e competenze.